Appare sempre più imminente l’avvio di nuove grandi operazioni di cartolarizzazioni di crediti bancari non performing dopo quelle che si ebbero nei primi anni 2000, allorquando furono “cartolarizzati” circa 150 miliardi di euro.
Infatti l’esigenza di aumentare i mezzi patrimoniali per far fronte alla crisi finanziaria in atto e creare le condizioni per adeguarsi facilmente ai parametri di Basilea III, sta spingendo sempre più le grandi banche a progettare, oltre a ricapitalizzazioni ( v. l’ultimo aumento di capitale lanciato da Unicredit), anche nuove operazioni di cessioni di crediti.
Si aprono quindi interessanti opportunità di investimento a medio termine anche per soggetti che possono acquistare, in via occasionale e non professionale ( configurandosi altrimenti attività finanziaria soggetta alle necessarie autorizzazioni) crediti (ad es. nascenti da mutui fondiari) garantiti da ipoteca di primo grado su immobili di valore a prezzi enormemente “scontati”.
Ulteriore spinta a tale mercato deriva dalla possibilità, concessa dal recente D.M. n. 53/2015, alle società titolari di licenza per l’attività di recupero stragiudiziale di crediti ai sensi dell’art. 115 del T.U. di P.S., di acquistare crediti classificati in sofferenza da banche o intermediari finanziari sottoposti alla vigilanza della Banca d’Italia nonché crediti vantati nei confronti di debitori che versano in stato di insolvenza, anche non accertato giudizialmente, ovvero in situazioni sostanzialmente equiparabili come accertato da competenti organi sociali.
In quest’ottica lo studio si è attivato per fornire un’adeguata assistenza legale ai clienti eventualmente interessati a tali operazioni
Per info: segreteria@studiolegalevitale.net oppure 081.8733321.